Esalta l'eleganza delle linee !!!
Le braccia si tendono in un allongé, stendi le ginocchia, allunga il
collo del piede, tendi le punte dei piedi in pointè ....
Movimenti aggraziati e semplici, ma capaci come nessun altro
esercizio "naturale" di aumentare la forza di sostegno,
l'equilibrio, il senso della linea e accentuare la nostra ELEGANZA.
L'eleganza non
è legata all'altezza e al peso.
Ogni donna e
uomo porta con se l'eleganza e classe per natura. Non è solo
l'abbigliamento a determinare la classe e eleganza di una donna,
come quella di un uomo, ma anche le buone maniere e infine.... il
portamento!!!
Gli esercizi della danza accademica
sono il miglior modo per migliorare la propria postura, acquisire
grazia e eleganza anche nel proprio quotidiano. Trasmettere eleganza a chi ci guarda,
è saper sprigionare delicatezza interiore e eseguire ogni nostro
movimento con leggerezza nell'occupare lo spazio. Se le mani, le
braccia, la testa hanno movimenti fluidi e sinuosi ben coordinate,
possiamo ottenere un atteggiamento elegante nelle movenze.
L'eleganza è un atteggiamento, un'attitudine che può essere
acquisita, imparata o migliorata!
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SPALLE E BRACCIA TONICHE, ESALTA FEMMINILITA' E SEDUZIONE.
Avere delle spalle belle dipende dalla struttura scheletrica,
innanzitutto, di tono muscolare, e tessuto adiposo. Se per la
struttura scheletrica possiamo fare ben poco, possiamo però
sicuramente intervenire sulla struttura muscolare. Nella danza
accademica, spalle, braccia e parte alta della schiena vengono
rafforzati dai esercizi dei PORT DE BRAS (letteralmente traducibile
con "portamento delle braccia")
Tenere la
schiena dritta e le spalle aperte mentre muoviamo le braccia (PORT
DE BRAS) è uno dei principi base della danza accademica, sia per gli
esercizi alla sbarra sia per quelli a terra e questo aiuta a
modellare le spalle e braccia. Gli esercizi PORT DE BRAS non solo
portano più forza, ma migliorano anche la postura e di conseguenza
il vostro portamento risulterà più elegante.
COSA SONO GLI
PORT DES BRAS?
Viene inteso qualsiasi movimento degli arti superiori nello spazio,
in combinazioni codificate (per ognuna delle quali viene assegnato
un nome specifico di port de bras, diverso a seconda delle scuole
accademiche) o libere, sciolte, che hanno una funzione per lo più
estetica o funzionale ai fini del "supporto equilibrio e rendere
elegante le movenze".
Fanno principalmente scuola due differenti metodi nel mondo: quella
russa e quella italiana, Nel metodo russo,codificato VAGANOVA
esistono sei tipi di port de bras, Nel metodo italiano, codificato
da ENRICO CECCHETTI (che porta anche il suo nome) in cui gli
esercizi di port de bras arrivano fino a otto.
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L’allenamento del “CORE” del ballerino (ADDOMINALI)
Il “CORE” (più comunemente chiamato centro dai ballerini) è un punto di estrema
importanza, nel ballo come in tutte le attività motorie.
Tutte le energie che vengono create dal corpo SI ORIGINANO O PASSANO dal nostro
core. Va da se il fatto che avere un centro stabile e resistente dia enormi
vantaggi in qualsiasi sport.
Nel ballo la percezione e le capacità di stabilizzare il CORE sono fondamentali
per:
1- Riuscire a mantenere il giusto assetto della parte superiore del corpo.
-Torace
-clavicole
-scapole
-spalle/braccia
-testa
2-Percepire meglio il bilanciamento del nostro corpo
Un core stabile permette al ballerino di percepire il tronco come un entità
unica che si
sposta chiaramente sopra i piedi.
3-Usare in modo più efficiente le gambe.
Ebbene si, anche l’energia che si sviluppa dalle gambe deve essere trasferita
alla parte
superiore passando attraverso il “centro”. Un centro debole provoca problemi di
coordinazione tra la parte superiore e inferiore del corpo.
4- Ultimo, ma non meno importante PREVENIRE IL DOLORE ALLA SCHIENA.
•Dobbiamo sempre tener presente che l’allineamento posturale dinamico e
l’equilibrio sono alla base dell’allenamento funzionale.
•Che con questo metodo si allenano soprattutto i movimenti e non nello specifico
i singoli muscoli.
•Quindi possiamo dire che si allenano gli schemi motori, e cronologicamente si
alleneranno quelli fondamentali prima, e solo successivamente gli schemi
specifici dello sport praticato.
•Si procede con l’allenamento in modo centrifugo (dal centro verso l’esterno):
cioè prima la forza del CORE, poi la forza dei muscoli posti alle estremità come
quelli delle gambe.
•Gli esercizi saranno eseguiti utilizzando prima il solo peso del corpo e poi
con l’eventuale applicazione di resistenze esterne se necessario.
Si allena prima la STABILITA’ e poi la mobilità e solo successivamente la Forza.
La prima tappa è il rinforzo del “CORE” (muscoli stabilizzatori del tronco)
anche perché esso rappresenta il luogo di origine o di passaggio di qualsiasi
movimento, punto di trasferimento delle forze dal basso verso l’alto e dall’alto
verso il basso, che permetteranno poi di rendere più efficiente e sicuro
possibile ogni gesto specifico, sportivo o meno.
In questo senso allenare il CORE, e quindi la stabilità, è essenziale anche e
soprattutto in un’attività come la DANZA , nella quale l’aspetto posturale è
predominante.
Nella DANZA avere una postura corretta e un CORE efficiente è utile sia dal
punto di vista estetico che della resistenza specifica, e permette di prevenire
eventuali problemi alla schiena e agli arti inferiori come lombalgie o
sciatalgie.
Gli esercizi per tonificare i muscoli stabilizzatori del busto che aiutano anche
migliorare l’aspetto posturale, devono essere eseguite nel modo corretto e con
la giusta tensione muscolare, altrimenti il loro utilizzo risulterà vano.
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LA PARTE PIù SEXY DI UNA DONNA è IL COLLO DEL PIEDE, afferma il
leggendario fotografo Helmut Newton,(1920 - 2004).
Avere IL COLLO
DEL PIEDE molto sviluppato, rende visivamente la gamba esteticamente
più estesa/lunga. La linea delle vostre gambe apparirà ancora più
bella se termina con un bel piede esteso e in cui sia visibile il
collo del piede. Il collo del piede è situato esattamente dove
risiede quel gruppetto di ossa che si trovano tra il dorso del piede
e la caviglia, alla base della gamba
per intendersi. E' determinato dall’estensione di una catena di
articolazioni, che partono dalla tibio-astragalica (articolazione
della caviglia) per giungere alle articolazioni interfalangee.
L’estensione di tutte queste determina la caratteristica forma del
piede in punta.
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Resta ora da spendere due parole su una domanda: POSSO MIGLIORARE IL
MIO COLLO DEL PIEDE ANCHE IN ETÀ ADULTA ?
SI !. Con gli specifici esercizi della danza accademica è possibile.
Certo….i miracoli non si possono fare, ma possiamo migliorar la
nostra attuale condizione, praticando un lavoro di esercizi
adeguati, si possono raggiungere ottimi risultati per ciò che
riguarda l’estensione del piede. Per cui, se si inizia a praticare
con costanza gli esercizi specifici per rinforzare ed estendere, si
arriva sempre ad un buon risultato.
Lavorando i giusti muscoli e agendo sulle giuste articolazioni,
agendo “in allungamento” su alcune strutture anatomiche così da
creare spazio per permettere un miglior grado di escursione
articolare. Ciò migliorerà il collo del piede entro certi limiti ma,
di sicuro, ridurrà il rischio di patologie muscolo-tendinee e ossee
. Si dovrà quindi agire sui muscoli profondi del piede (tibiale,
peronei, flessori delle dita, ecc), sulla tibio-tarsica e sulle
articolazioni al di sotto di questa, senza “forzature” eccessive, ma
con un lavoro progressivo, lento, profondo.
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L'influenza dello stress e ansia
sui muscoli !
L'uomo è ancora un “animale”, sotto un certo punto di vista: l'ansia
deriva dalla paura causata dalla necessità di reagire a eventi
esterni, La preparazione a questa risposta implica una contrazione
della muscolatura perché sia pronta allo scatto, alla fuga. Quando
poi il movimento non avviene, questa contrazione genera una forma di
asfissia a livello dei muscoli che non vengono ben ossigenati,
perché il sangue arriva solo attraverso contrazione e rilasciamento
del muscolo stesso, con un meccanismo di “pompa”. La contrattura,
cioè la contrazione senza rilascio, genera le tossine che danno poi
luogo al dolore.
Lo stress comporta tensione muscolare (difese muscolari), sia acuta
che cronica, e questa può bloccare lo stato di benessere. Non solo,
un gruppo di muscoli in tensione esercita un'influenza su altri
muscoli, sia per un fattore muscolare (biomeccanico) che nervoso (i
neuroni eccitati eccitano quelli vicini).
Quando lo stress e l'ansia diventano cronico, l'organismo produce
grande quantità di cortisolo e il sistema nervoso si trova in una
condizione di infiammazione costante che mette sotto pressione anche
il sistema immunitario. Ed è proprio questa infiammazione da
“ipertensione emotiva cronica” la causa di tutti quei malesseri o
vere e proprie patologie comunemente associati allo stress: dalla
cefalea all’insonnia, dal mal di pancia alla tensione muscolare (e
quindi ai dolori diffusi, dal collo alla schiena alle gambe),
rigidità muscolare in genere, un dolore a una spalla, un mal di
schiena lombare. Va sottolineato un ulteriore effetto dell'ansia:
«Predispone, da un punto di vista psicologico, a percepire con
maggiore intensità il dolore, indipendentemente dalle cause».
Nella quotidianità spesso abbiamo posture forzate dall'attività
lavorativa: lunghe ore alla scrivania con lo sguardo fisso su un
monitor o, al contrario, in piedi in posizione statica in un negozio
o al controllo di un macchinario in un impianto produttivo. Gli
stati ansiosi possono favorire atteggiamenti scorretti: «La postura
è strettamente legata al nostro atteggiamento psicologico», prosegue
Stefano Negrini. «Tanto che se si parla di “persona chiusa”
immaginiamo qualcuno a disagio, con le spalle chiuse, vittima della
depressione, “curvo sotto il peso della fatica”, mentre l'individuo
spavaldo, determinato e sicuro di sé “affronta di petto la vita” e
quindi necessariamente con le spalle aperte. L'ansia entra in tutto
ciò, causa posture chiuse e ingobbite che alla lunga possono causare
contratture muscolari e quindi dolore». |
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