L'espressione "tecnica
Graham" è uno stile e una pedagogia del movimento della danza
moderna ed è stata registrata come marchio prima della morte della
ideatrice del metodo da qui prende il nome;
Martha Graham
(1894-1991) ballerina, insegnante e coreografa americana. La tecnica
Graham è stata definita la "pietra angolare" della danza moderna
americana, nota per le sue straordinarie qualità degli esercizi nel
" floorwork" (lavoro a terra) ed viene insegnata in tutto il mondo.
Si basa sull'opposizione tra "contrazione e rilascio"(Contraction
and Release), un concetto basato sul ciclo del respiro e
utilizza diverse parti del corpo in opposizione l'una all'altra per
creare spirali per la tensione drammatica. Incorpora anche
esagerazioni formali di movimenti "naturali"
La tecnica
Graham è ampiamente considerata la prima tecnica di danza moderna
codificata, come quella del balletto classico, però ci sono
grandi differenze tra la tecnica Graham e quella del balletto (danza
classica).
Contrazione e
rilascio
Il movimento
fondamentale della tecnica di Graham è il ciclo della "contrazione"
(raccolta dell'energia in un punto del corpo) e del "rilascio"
(diffusione dell'energia in tutto il resto del corpo), che sviluppò
in collegamento al ciclo ritmico della respirazione.
Una classica
contrazione di Graham è un movimento che origina dai muscoli pelvici
profondi. Questi muscoli, insieme ai muscoli addominali, tirano la
spina dorsale in un arco concavo dal coccige alla nuca, con il
bacino piegato e le spalle in avanti.[3][7]
La spina dorsale diventa più lunga, non più corta, in una
contrazione. La forza della contrazione può essere usata per muovere
il corpo attraverso lo spazio o cambiare la sua traiettoria. Il
rilascio corrisponde a una propulsione di energia verso l'esterno
decisamente attiva. La contrazione è associata all'espirazione e il
rilascio all'inspirazione, sebbene questa connessione talvolta può
essere puramente concettuale.
Spirale
Il secondo concetto fondamentale nella tecnica di Graham è la
spirale. La posizione di base "a spirale" consiste nel ruotare la
colonna vertebrale di circa 45° attorno al suo asse verticale, in
modo che una danzatrice di fronte al palco avrebbe le spalle
allineate con la "Via Triumphalis", una linea immaginaria parallela
ad una diagonale del palco da angolo ad angolo.[9]
In una "spirale dell'anca",
il movimento inizia sottilmente dall'anca e si sviluppa alla massima
tensione tirando la scapola opposta lontano dall'anca iniziale.
Le
cadute (fall) della Graham usano le contrazioni e manipolano il
centro di gravità del corpo, al fine di controllare i tempi e la
direzione di una caduta. Ci sono una vasta gamma di cadute Graham
rigidamente codificate, incluse le cadute in piedi e in movimento;
cadute dall'elevazione e cadute in piedi, che possono essere dirette
in avanti, all'indietro, di lato o in una spaccata. In quasi tutte
le cadute, il danzatore esercita una forte forza verso l'alto per
contrastare la forza di gravità e sospendere il corpo nello spazio
per effetto artistico.
Altri aspetti
La tecnica Graham usa le mani in modi peculiari. In genere sono
pensate per essere attive e decise, non decorative. Spesso sono
tenute in una posizione stilizzata a coppa, con le dita tese e
tirate verso il palmo. Le braccia tipicamente si muovono in risposta
all'impulso che viene dalla schiena o dalle spalle. I movimenti
delle braccia spesso non sono stati specificati nei primi lavori di
Graham e vi è una variazione tra l'uso del
port de bras
(trasporto delle braccia) da parte degli insegnanti della Graham.
La sbarra a terra
Il metodo è a stato creato e studiato
in partenza per i ballerini infortunati, cui
permette di continuare ad esercitarsi senza far peso sull'arto malato.
Ma l'utilizzo del "metodo" si
è sviluppato anche per lavorare nel
dettaglio sulle varie parti del corpo in modo isolato, senza il problema
dell'equilibrio e della gravità, e con la calma e la distensione favorite dal
supporto del suolo. Negli anni, il metodo è stato oggetto di varie
rielaborazioni anche per la danza moderna/contemporaneo o per altri tipi di discipline
coreutiche.
Tecnica/metodo creata da
Boris Kniaseff, nato Boris A. Knjazev (in russo: Борис А.
Князев; San Pietroburgo, 1º luglio 1900 – Parigi, 7 ottobre 1975), è stato
un ballerino e pedagogo russo naturalizzato francese.
Ha acquisito la fama in particolare per il metodo di insegnamento della danza
classica da lui elaborato, detto della "barre à terre"o "barre au sol" (sbarra a
terra), metodo che viene tuttora applicato nelle scuole di danza del mondo
intero. Vi vengono applicati i principi tecnici del balletto, con le regole e la
successione di una normale "sbarra", ma eseguendo gli esercizi in posizione
supina, prona o seduta.
La sbarra a terra permette di focalizzare meglio i principi di
allineamento, en dehors, simmetria ed opposizione, e favorisce lo sviluppo della
propriocezione, che fornisce loro punti di riferimento interni, più che esterni
come il semplice copiare il movimento del maestro o guardarsi allo specchio. Si
possono inoltre concentrare sulla respirazione e sul lavoro muscolare in
allungamento. Questa funzione formativa è stata poi sviluppata in particolar
modo in Inghilterra da Maria Fay, e negli Stati Uniti da Zena
Rommett, in Europa da Pina Jahrouss Coroni e Messico che hanno
elaborato dei metodi autonomi, che prendono tutti spunto però dall'idea di base
delle lezioni di Boris Kniaseff.
Può ravvisarsi di fatto qualche correlazione con il metodo
Pilates
perché il concetto di centro del corpo è sostanzialmente comune.
SBARRA A TERRAè una tecnica di allineamento e correzione posturale
creata per sviluppare e perfezionare le PROPRIE performance.
Affinché il corpo si mantenga sano, bisogna aggiungere un metodo di
allenamento che ricordi al nostro corpo l'esatta postura e che
riallinea i muscoli nel loro corretto equilibrio naturale. Lezione
indicata per migliorare la postura e tonificare la muscolatura di
tutto il corpo. Il lavoro si svolge prevalentemente a terra con
esercizi ripresi dalla tecnica classica, fortemente legate alla
preparazione tecnica dei ballerini iI miglioramenti funzionali,
tecnici ed estetici avvengono anche in condizioni di parziale
inadeguatezza alla danza. Il Metodo/tecnica “Sbarra a Terra” si
dimostrata efficace oltre i confini dell'ambito artistico e
sportivo, interessando anche terapisti della riabilitazione e
fisiatri. E' in grado di migliorare le abilità tecniche, aumentare
la flessibilità e rinforzare i muscoli corretti, prevenire e
riabilitare da infortuni. E' possibile riscontrare notevoli
miglioramenti solo dopo poche lezioni. Ogni lezione si svolge per i
2/3 a terra proni, supini o sul fianco. Vengono eseguiti esercizi in
progressione sempre più difficili in parallelo e in en dehors
guidati dalla voce dell'insegnante. L'assenza di gravità facilita la
percezione di allineamento e allungamento consentendo lo sviluppo di
una corretta muscolatura. La lentezza dei movimenti aiuta a creare
una “memoria muscolare” e consapevolezza nelle transizioni. Sotto la
guida dell'insegnante senza specchi per la maggior parte della
lezione è possibile concentrarsi solo sul proprio corpo: si impara a
sentire, a memorizzare ciò che è giusto e fisiologico per noi e in
un secondo momento è automatica l'auto-correzione.
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TECNICA LIMON
José Arcadio Limón
(1908 – 1972)
La tecnica Limón è forse ancor più
nota delle sue coreografie. Di diretta derivazione dalla tecnica di Doris
Humphrey, nasce come "tecnica Humphrey-Limón" ed è considerata una delle basi
degli stili modern e contemporary, tanto che è attualmente
insegnata nella quasi totalità delle scuole di danza europee e americane. La sua
tecnica si sviluppa attraverso una suddivisione in isolamenti di impulsi
localizzati, indirizzati in tutte le direzioni. Negli esercizi di riscaldamento
viene usata anche la tecnica classica, tuttavia il movimento è sempre generato
dal centro del corpo. Ne risulta uno stile molto dinamico. |
PILATES
VIDEO
Esercizi con la "PILATESBALL" finalizzati a
migliorare equilibrio, forza, flessibilità muscolare, tono muscolare e
coordinazione. Allenarsi con la pilatesball spinge i diversi gruppi muscolari a
lavorare in sinergia per eseguire movimenti fluidi e naturali. La palla ha la
capacità di rispondere elasticamente al peso esercitato su di essa,
il che permette ai nostri muscoli di operare quasi in assenza di gravità, senza
affaticare le articolazioni e riducendo il rischio di traumi. Dal punto di vista
fisico, l’allenamento con la pilatesball consente di migliorare vari aspetti.
Uno dei principali benefici riguarda sicuramente il miglioramento della postura.
Eseguire un allenamento a bassa/media intensità con esercizi specifici aiuta a
migliorare l’efficienza cardiovascolare bruciando contemporaneamente i grassi;
così come tutte le attività aerobiche, si spinge infatti l’organismo ad
attingere alle diverse riserve di grassi per ricavare l’energia necessaria per
l’esecuzione del movimento. Importantissimo è il fattore equilibrio. Essendo
instabile, la palla aiuta il soggetto a intuire la posizione del proprio corpo
nello spazio circostante, lavorando sulla propriocezione e ottenendo, in questo
modo, un migliore controllo dei muscoli. Inoltre, percepire le azioni e la loro
collocazione nell’ambiente, migliora la reattività muscolare e contribuisce alla
stabilità dinamica delle articolazioni, fattore essenziale anch’esso per lo
sviluppo dell’equilibrio. Infine, tutti i micro-movimenti che si eseguono
utilizzando la pilatesball, giocano un ruolo attivo nella circolazione del
sangue migliorando quindi la condizione generale di
salute della persona: cui si aggiunge l’impatto
motivazionale e psicologico che ha un'effetto molto positivo
sullo stato di salute delle persone |
Per poter allenare
correttamente la flessibilità è necessario sviluppare
parallelamente forza e flessibilità.
Gli esercizi di Stretching/Flessibilità coinvolgono muscoli,
tendini, ossa e articolazioni ed in gran parte consistono in
movimenti di allungamento muscolare. Se pensavate che lo
stretching abbia un metodo unico per esercitarlo, vi
spagliavate...anche di tanto. Ci sono diversi metodi di
applicare e eseguire gli esercizi di allungamento.
Stretching balistico
Stretching statico passivo
Stretching statico
Stretching dinamicottivo
Stretching isometrico
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la tematica dello stretching
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